Marzo 2018. E’ giunta al termine la mia prima stagione invernale a scattare in alta quota.
Sono stati mesi intensi e spensierati, di incontri più o meno fugaci e di semina per progetti futuri, di tanta amicizia e tanta neve, di ” snowboard fino alla nausea che non arriva mai” …e di condivisione.
La condivisione di pensiero sulla vita, l’estetica, la felicità, il lavoro, la famiglia, sono stati il fil rouge che hanno ancompagnato la mia permanenza allo Chalet di Laura, sorprendente esempio di equilibrio fra essenzialità e pienezza. Per chi non lo sapesse, prima di scegliere la strada della fotografia, mi sono laureata al Politecnico di Milano, potete quindi immaginare la sensazione di benessere a entrare in un ambiente dove design e natura si mescolano con tanta armonia.
Ogni senso viene coccolato con delicatezza e la rigorosa cura dei dettagli formali degli interni abbina gli elementi più arcaici della natura alle forme e ai materiali più minimali. Profumati legni e pietra lasciati al naturale convivono con il ferro e il vetro di misurati interventi d’arredo, cavallino e feltri decorano sedute e tendaggi, graniti che illuminano gli spazi della spa con lo stesso scintillio della neve e mosaici dai motivi moderni vengono impreziositi con garbo da tasselli dorati e argentati. L’incredibile luminosità della maggior parte degli spazi, data dal sapiente uso di vetrate, crea quasi un surreale dialogo fra il panorama e gli elementi più iconici del design internazionale, non un “cielo in una stanza”…sembra proprio di avere il paesaggio in camera da letto. I sapori e i profumi del ristorante sono equilibrati sia nel gusto che nella scelta di abbinamenti, materie prime e quantità. Spero il senso di equilibrio che mi ha pervaso stando qui vi arrivi attraverso le fotografie. Io ci ho lasciato un pezzetto di cuore…
Agosto 2018. Torno su.